"Onorate l’arte che è vita della vita" così recita il cartiglio che domina la facciata del grande edificio in stile liberty che si erge maestoso al numero tre di piazza Fra’ Girolamo Savonarola all’angolo con via Benivieni.
Questo era la casa-studio e galleria espositiva dello scultore trevigiano Rinaldo Carnelio (1853-1910), immortalato nel busto sopra il portone centrale con il motto "non ominis moriar" ("non morirò del tutto").
Ancora un’altra iscrizione sempre in latino, "per aspera ad astra" ("attraverso le asperità fino alle stelle") si legge sul lato sinistro dello stabile.
Questi motti oraziani furono apposti negli anni successivi alla morte di Rinaldo per volontà degli eredi, i quali, probabilmente, vollero trasformare l’edificio in un monumento commemorativo dello scultore e della sua arte.
Dal 1957 il figlio Enzo Carnelio ha lasciato l’immobile al Comune di Firenze che lo ha destinato in parte a museo (la Galleria Rinaldo Carnelio) con oltre 300 opere di fine Ottocento, comprendente sculture in marmo e modelli in gesso e terracotta dell’artista di gusto eclettico (dal neoclassico al liberty), e quadri di pittori a lui contemporanei come Silvestro Lega; ed in parte, a studi d’artista, cioè alcuni artisti avevano qui il proprio atelier, tra cui Primo Conti, pittore, compositore e scrittore fiorentino.
Oggi il museo è temporaneamente chiuso per interventi di restauro e gli artisti hanno trovato posto altrove.
La visita in esterna alla Galleria Rinaldo Carnelio fa parte del percorso storico-artistico PASSEGGIATE LIBERTY nel più ampio progetto ARTE NEL QUARTIERE organizzato dalla Dr.ssa Alessia Sisi, storica dell’arte e abilitata all’esercizio della professione di guida turistica.
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